L’intelligenza emotiva va in vacanza di Silvia Minguzzi

23 Giu, 2014

silvia-minguzziL’Intelligenza Emotiva ci insegna che le nostre emozioni sono profondamente legate anche allo stato di benessere e di salute del fisico.

E’ provato che far ridere i pazienti abbia effetti benefici sulla loro più rapida guarigione.

L’ansia e lo stress sono i responsabili dell’80% delle malattie in America.

Quali sono i disturbi che provocano l’ansia e lo stress? Quanto incidono le emozioni? Esistono dei rimedi efficaci per riportare in equilibrio il nostro stato psicofisico?

Chiunque può verificare che vivere un’emozione tossica come il rancore o la frustrazione induce tensione muscolare, dei cambiamenti nel corpo, nel respiro, nel battito cardiaco.

Al contrario nella gioia e nel sorriso nel nostro corpo si sprigionano scariche di endorfine che aumentano le nostre sensazioni piacevoli e ci proteggono da quelle dolorose.

L’influenza è reciproca: come la situazione del nostro corpo influisce sugli stati emotivi, così le emozioni che viviamo si riflettono sul livello di benessere psico-fisico.

Per quanto questo possa sembrare strano, è possibile intervenire anche a livello di rieducazione del sistema immunitario, attraverso opportune visualizzazioni.

Una ricerca effettuata presso un ospedale universitario americano mostrò come la visualizzazione avesse un immediato riscontro in analisi da laboratorio.

Diversi autori, spesso partendo dalla loro esperienza personale, hanno elaborato vari sistemi di comprensione della malattia. Ad esempio la Nuova Medicina di Hamer ha legato la malattia al conflitto psichico. Una situazione di forte dolore emotivo, come la morte di un figlio, potrebbe essere alla base dello sviluppo di una malattia anche grave come un tumore.

Robert Dilts curò la propria madre da un tumore, per il quale i medici avevano pronosticato 3 mesi di vita, scoprendo che esso era profondamente legato a tutta una serie di convinzioni limitanti attraverso le quali la madre aveva già deciso la propria fine. Liberando la madre da questi condizionamenti profondi la libererò anche dalla malattia.

Il rischio da stress lavoro correlato, ad esempio, è stato oggetto di studio dello European Risk Observatory dell’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro.

Risulta interessare in prevalenza quelle figure sottoposte ad una duplice fonte di stress: quello personale e quello della persona aiutata, in particolare colpisce medici, figure sanitarie, volontari e studenti, addetti ai servizi di emergenza come poliziotti e vigili del fuoco, psicologi, psichiatri, assistenti sociali, sacerdoti e religiosi, insegnanti, educatori, avvocati, ricercatori.

Se non opportunamente trattati, questi soggetti possono sviluppare un lento processo di “logoramento” psicofisico dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato. Questo stato è detto “burnout”, in inglese significa appunto “bruciato”.

Ansia e stress vanno a braccetto, la riduzione dell’ansia riduce anche lo stress e viceversa. Ansia e stress si presentano quando l’individuo sente che il proprio equilibrio è minacciato, che le sue risorse sono insufficienti e che non riesce ad adattarsi a una situazione.

L’ansia causa una diminuzione dei pensieri, della concentrazione e dell’attenzione, generando dei blocchi energetici, impedendoci di pensare a come risolvere efficacemente le situazioni.

In realtà, non è un vero proprio blocco: quando siamo in uno stato ansioso, così come respiriamo più velocemente, pensiamo anche più velocemente; il fatto negativo è che ci focalizziamo solo sul problema, rivedendolo, rimuginando, così l’unica via d’uscita che troviamo è la “fuga”.

Le persone ansiose sopravvalutano il potenziale dannoso e pericoloso degli eventi e sottovalutano la loro capacità di poterli fronteggiare e risolvere.

La qualità delle nostre emozioni determina in gran parte la qualità della nostra vita e delle nostre prestazioni. Per questo è estremamente importante prendere consapevolezza delle nostre emozioni ed imparare a gestirle in modo intelligente.

Ogni emozione conosciuta a fondo è portatrice di un utile messaggio, ad esempio lo stress può segnalarci che stiamo facendo sforzi nella direzione sbagliata.

Puoi migliorare la tua capacità di riconoscere correttamente e gestire le tue emozioni a qualsiasi età. L’intelligenza Emotiva può essere migliorata per tutta la vita.

Considera l’emozione che vivi come totalmente negativa nel contesto in cui si manifesta. Sospendi il desiderio di eliminarla e concentrati sul desiderio di comprenderla.

Qual è il buon proposito di quell’emozione in quel contesto?

Cosa vuole spingerti a fare?

Cosa vuole comunicarti?

Le emozioni sono energia in movimento, e se impariamo a gestirle la nostra vita si trasforma.

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argomento visita questa pagina:
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Silvia Minguzzi
http://www.silviaminguzzi.it

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