Caro Babbo Natale di Luigi Pero

17 Gen, 2015

Caro Babbo Natale,

Ho preparato per te biscotti speciali e per le tue renne una fantastica torta di carote ma ti ho aspettato invano. E pensare che ti ho inviato ben 2 letterine per essere certo ti arrivassero. Un amico mi ha detto che probabilmente con questo tempaccio quella inviata al Polo Nord non è ancora arrivata e l’altra l’ho affidata alle poste italiane e quindi posso immaginare la fine che ha fatto.
Ho deciso quindi di rivolgerti un appello pubblicamente sulle pagine di BYOU MAG.

Se per caso vuoi farmi una visita non ti preoccupare due biscotti li possiamo fare assieme e le renne le possiamo ospitare nell’orto di mio padre. Volevo ringraziarti per quello che di bello mi hai dato nel 2014. Non ho guadagnato molto ma almeno mi sono tolto la soddisfazione di viaggiare molto.
Si, ok per lavoro ma tra una fiera e l’altra od un concorso ho abbondantemente girato Europa ed Italia. Ho incontrato molti imprenditori chi più chi meno contenti di questa situazione di crisi economica ma tutti con la speranza di uscirne presto. A questo proposito ti ho scritto le mie letterine e quindi ora vorrei farti una richiesta per il 2015.

Si, lo so è più una preghiera che un regalo ma devi capire che io, magari, prego un Dio che tutti non pregano; tu invece sei Babbo Natale per tutti indifferentemente dal loro credo.
Tu sai che il mio lavoro di ricercatore nel campo alimentare mi porta a scrutare tutti i mercati del mondo ed usi e costumi alimentari di tutte le genti. Io devo essere capofila nello sviluppare nuovi concept e nuovi prodotti per i vari mercati mondiali. Peregrinando per l’Italia ho notato un diffuso interesse per alcuni mercati esteri o per nicchie di clientela. Aziende che mostrano unico interesse per utenti celiaci, altri che denigrano il biologico ma vorrebbero produrre vegan o altre che vorrebbero “vendere a Dubai” come se Dubai fosse la panacea di tutti i mali. A questo punto per trattare con ipotetici acquirenti mediorientali bisogna prestare attenzione a non utilizzare derivati del maiale e prodotti o semilavorati contenenti alcool. E fin qui tutto come da copione ma qui “casca l’asino”. In tutte le capitali d’Europa dove le culture si mischiano come la frutta in una macedonia c’è spazio per tutti. Liberamente si comunica dove ci sia contenuto di derivati del maiale, di semilavorati alcolici piuttosto che di glutine o dove non venga utilizzata questa o quella procedura in rispetto delle usanze e delle credenze religiose. In Italia No. Aziende che producono solo senza glutine convinte che il restante 95 % della popolazione non celiaca sia disposta a pagare un sovrapprezzo per alimentarsi senza glutine. Ho visto sparire completamente alcuni liquori nella produzione di pasticceria tipica Italiana dove il liquore è il plus in quella ricetta. Ho visto cuneesi al rhum solo con l’aroma, ho mangiato un tronchetto di Natale che era solo un cilindro di crema al burro e pan di spagna. Babbo Natale ti immagini un babà napoletano analcolico o uno zabajone senza marsala solo perché dobbiamo affrontare i mercati del medio oriente. Ho visto fare una carbonara col guanciale di manzo e la zuppa inglese senza alchermes. È come se qualcuno ti imponessero di usare al posto delle renne la motoslitta. Ti immagini i bimbi che invece delle carote ti lasciano una bottiglia di benzina!!!! Assolutamente improponibile

Ti chiedo per favore fai tu qualcosa perché venga rispettata la tradizione.

Ti aspetto per augurarti uno splendido 2015
 
Luigi Pero
www.luigipero.com

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