La depurazione continua anche d’estate! di Camelia Cicu
28 Giu, 2014
Il fegato, l’organo che simboleggia il coraggio, la determinazione e le qualità per superare i momenti critici e la sua apparente inesauribilità, dovuta all’incessante rigenerazione delle sue cellule, lo ha reso di rinnovamento.
Le funzioni del fegato sono di produzione e immagazzinazione dell’energia, di depositare le vitamine e aminoacidi essenziali per il funzionamento di molti organi dell’organismo quali cervello, cuore, reni e polmoni.
E’ l’organo deputato al filtraggio, alla neutralizzazione ed eliminazione delle sostanze tossiche e farmacologiche. Infatti, raccoglie e filtra il sangue proveniente dagli organi addominali e il sangue venoso che è in circolo nei tessuti periferici, caricandosi di sostanze di scarto, tossiche qui ossidate, scomposte e neutralizzate. Tenere sano uno dei più importanti filtri dell’organismo significa essere in possesso di una chiave della salute globale!
Cosa vuol dire depurarsi?
Quando la nostra alimentazione era prevalentemente vegetale non occorreva depurarsi! Per trovare le risposte la chiave risiede nella nostra alimentazione. Parte tutto dal nostro cibo. La depurazione rappresenta il processo di eliminazione dei prodotti di scarto chiamati anche tossine da parte dei filtri dell’organismo (intestino, fegato, reni, pelle). Le tanto temute tossine non sono altro che sottoprodotti degli alimenti digeriti, assimilati e incorporati nella struttura cellulare.
Eliminare scorie e tossine ci restituisce salute e benessere al corpo e alla mente ed è il mezzo più efficace per attivare le energie di guarigione del nostro meraviglioso laboratorio alchemico che è il nostro corpo.
depurarsi = purificarsi = riduzione delle impurità
L’importanza della depurazione e la produzione di energia Se il corpo dispone di sufficiente energia le scorie vengono adeguatamente eliminate e, paradossalmente, si registra un incremento di energia. Per facilitare questo processo necessitiamo di un inserimento di cibi che nutrano e sopratutto che siano bioenergetici. Considerando che il nostro corpo è sempre attivo nei suoi processi metabolici ovvero lavora intensamente alla purificazione e le cellule vecchie (da 300 a 800 miliardi al giorno) vengono sostituite dalle nuove, le vecchie vengono espulse relativamente velocemente (e vederemo perché “relativamente”) in quanto tossiche attraverso i suoi filtri sopra menzionati. Tanto più cibo il ingerito è di qualità tanto più si registra la produzione di energia.
Perché non tutto il cibo è uguale Si consideri che noi mangiamo cibo inerte per l’80% ovvero cibo che non può essere utilizzato.
Il cibo che consumiamo viene “lavorato” attraverso la conservazione e la cottura e la percentuale di vitamine e oligoelementi (già ridotte in seguito all’agricoltura intensiva) è drasticamente ridotta. Dato che non siamo adatti a trattare un tale quantitativo di cibo alterato, i sottoprodotti della digestione e dell’assimilazione formano una certa quantità di residui nell’organismo con conseguenze su tutto il sistema.
Vengono influenzati il buono funzionamento di tutto l’organismo e compromesso quello di produzione di energia.
A questo si aggiungono i residui di farmaci, fumo, stress, inquinamento. Il risultato finale è che vengono prodotti più residui tossici di quanto si elimina! E siccome questi ultimi non vengono smaltiti si accumulano … dove trovano una collocazione.
L’organismo, intellegentemente, cerca sempre di proteggersi come meccanismo di difesa per mantenersi integro e tende a non sistemarli in prossimità degli organi vitali (anche se questo talvolta succede ma in casi di infiammazione cronica) ma di immagazzinare le tossine nei tessuti non vitali.
Una parte finirà nei tessuti legamentosi come cartilagini e legamenti, mentre un’altra parte finirà nel tessuto connettivo che viene drenato continuamente grazie alla circolazione linfatica.
Elementi chiave nella depurazione del fegato:
• volersi veramente bene;
• fare ciclicamente, a ogni cambio stagionale importante, due volte all’anno, una depurazione del fegato;
• consumare cibi scelti intelligentemente e consapevolmente sia per cucinare che quando si è al ristorante;
• educare il proprio palato attraverso una decisione salutare sulle scelte opportunamente benefiche (aderire al nostro sistema di informazione, educazione e formazione).
Principali cibi che favoriscono la salute del fegato:
• carciofo (il principio attivo contenuto cinarina) – promuove la funzione depuratrice;
• tarassaco o dente di leone – funzione stimolante del fegato e della colecisti; agisce anche a livello pancreatico mediante il suo principio attivo colecistochinina che aumenta la secrezione del succo enzimatico con conseguente risultato sul processo digestivo e aumentando la motilità intestinale;
• cardo mariano – funzione protettiva con il suo principio attivo silimarina che agisce anche sui radicali liberi e rigenera la ghiandola epatica;
•ligustro, china, rabarbaro, calamo aromatico, betonica, pompelmo e sedano rapa – hanno funzione tonificante mediante resine, tannini e altri principi fenolici (antiossidanti), mucillagini.
Maggiori informazioni su www.cameliacicu.com oppure richiedi una consulenza all’indirizzo consulenza@cameliacicu.com oppure scrivi in redazione. Dott.ssa Camelia Cicu
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