Qual’è il segreto per comunicare con tuo figlio? – Parte 1 di Davide Bombarda

02 Apr, 2015

ATTENZIONE: in questo articolo troverai informazioni fondamentali ma ti devo avvertire: potrebbero distruggere quello che fino a oggi hai creduto vero!

LEGGI solo se sei pronto…

PERCIO’ se non vuoi sconvolgere la routine che vivi, se vuoi accontentarti del dialogo che già hai oggi con tuo figlio per favore non leggere questo articolo perché non sarà né ” tenero” né puro “intrattenimento”.

ROMA 19 MARZO 2015. Mattina del giorno della festa del papà e Celeste, 5 Mesi di bambina, spunta solo con gli occhietti sorridenti dal piumone nel lettone tra me e Floriana.
In questi giorni tutto è semplice come semplici e potenti sono le emozioni che lei e noi proviamo. Se fossero colori sarebbero i colori primari.
Ma basta spostarsi di qualche metro nella stanza accanto dove dormono Elena (9 anni) e Sara (7 Anni) per capire che crescendo i bambini diventano un infinità di sfumature, di emozioni e di parole.

1) COSA E’ COMUNICARE?

Attento, non ho detto “parlare”, ma COMUNICARE.
Che differenza c’è? Parlare è quello che fanno i papà nell’auto quando accompagnano i figli a scuola o le mamme quando chiedono di risistemare la cameretta. Parlare è lanciare un messaggio e non preoccuparsi se viene accolto come le pubblicità nel mezzo di un film.

Ti piace essere interrotto, ti piace ricevere volantini nella cassetta della posta o spam nella tua email? A nessuno piace essere interrotti e come credi si senta tuo figlio quando viene interrotto con messaggi che non sceglie? Ecco allora perché come genitore hai il diritto di fare la stessa cosa con tuo figlio.

Comunicare è rispetto dell’altro.

Il Rispetto che Dai, è il Rispetto che Riceverai!

Chiedi a lui di raccontarti, inizia uno scambio nel quale inserirà lui i messaggi che crede importanti e tu quelli importanti per te.

Era il 1990 e per la prima volta ero responsabile di un gruppo di adolescenti durante il campeggio in montagna e quello che mi stupiva allora è di come i ragazzi si confidassero con me di “problemi” e “dubbi” che i loro genitori ignoravano completamente.
Allora non riuscivo a capire il perché!

Perché è più importante COMUNICARE anziché parlare?
Se vuoi che metta in ordine la sua camera e glielo comunichi così: “metti in ordine quella dannata cameretta che sembra un porcile!” anche se le intenzioni sono buone ti sei limitato all’informazione.

INVECE se inizi a comunicare con tuo figlio sull’importanza dell’ordine e della disciplina per poi passare al contributo che ognuno deve dare in famiglia, magari oltre alla cameretta ti darà anche una mano a sistemare il soggiorno e SOPRATUTTO avrai un canale comunicativo aperto e forse ti confiderà anche che ha una nuova “cotta” o che ha avuto un episodio spiacevole e vorrebbe la tua opinione.

Questo non vuol dire che lui non avrà i suoi segreti o che ti confiderà tutto ma che comunque anche in momenti difficili avrà la possibilità di parlare con te.

Questo non vuol dire che lui non avrà i suoi segreti o che ti confiderà tutto ma che comunque anche in momenti difficili avrà la possibilità di parlare con te.
VICEVERSA se non si crea un canale comunicativo aperto tra te e tuo figlio forse non sentirà il desiderio di confidarsi con te.

Se rispetti il suo tempo e la sua vita otterrai altrettanto e scoprirai che insieme al rispetto avrai un legame più forte con tuo figlio.

P.S. Scrivendo questo articolo volevo spiegarti come PARLARE con tuo figlio, ma intorno a metà articolo mi sono accorto che non stavo parlando con parole mie o di comportamenti ideali ma di qualcosa che anche io ho visto ed imparato. Purtroppo il mio maestro non c’è più ma dedico a lui questo articolo e alle lunghe ore seduti fianco a fianco nel suo furgone nei giorni della mia adolescenza:
Grazie Papà!

Davide Bombarda
www.tobeformazione.org

Related Posts