Questa volta non è tutta colpa degli italiani… di Luigi Pero
03 Apr, 2015
“Gli italiani sono furbi”, “fatta la legge, trovato l’inganno”.
Quante volte lo abbiamo sentito dire senza contare quello che dicono di noi all’estero. Mi tornano alla mente tanti episodi del nostro essere italiani, uno per tutti quando a Napoli si stamparono le t-shirt con disegnate le cinture di sicurezza.
Quando ho pensato a cosa stesse succedendo in questo periodo pre-pasquale mi sono ricordato di due cose dove qualcuno è arrivato prima di noi.
In questi giorni leggo di propagande e polemiche in merito a questa nuova moda chiamata home social restaurant. Come funzionano: si invitano a casa ospiti conosciuti tramite i social network per condividere un pasto per il quale gli invitati contribuiscono con un rimborso spese. E fino a qui tutto potrebbe essere semplice se non si trovasse nel web, home social restaurant con tanto di listino prezzi e menù predefiniti.
Insomma, questa volta non è tutta colpa degli italiani noti al mondo per essere evasori fiscali se qualcuno si è inventato di fare il ristoratore a casa, senza autorizzazioni ed esentasse. Sembra che questo nuovo trend arrivi dagli USA, paese dove si va in galera per evasione fiscale. Invece trend ben più antico, è quella tutta pasquale delle uova. Scambiarsi le uova nel giorno di Pasqua risale ai Persiani i quali le donavano alla loro servitù in segno di riconoscimento.
Nei Balcani invece si usava colorare le uova di rosso come simbolo della passione fino ai giorni nostri che le uova sono diventate di tutti i colori e decorate con motivi di fantasia.
Nel Medioevo, invece, periodo di fasti e sfarzi si inizio a regalare uova impreziosite da metalli come oro ed argento e successivamente incastonati con pietre preziose.
Eh, la tradizione delle uova di cioccolato? Anche questa non è tutta colpa degli italiani. La storia racconta che furono due pasticceri, uno francese e l’altro tedesco a produrre le prime uova di cioccolato. Erano piccole e tutte ripiene.
Fu solo nel 1828 che l’olandese Van Hauten creò i primi stampi per la produzione delle uova di cioccolato che ancora oggi troviamo sulle nostre tavole a Pasqua.
Siccome noi italiani, comunque, vogliamo fare la nostra parte, non ci siamo accontentati di decorarle esternamente e di introdurre il desiderato regalo all’interno ma abbiamo creato le varianti al tema.
Io ve ne propongo una tutta mia: acquistate dal vostro pasticcere di fiducia un solo guscio di uovo di cioccolato oppure tanti piccoli se volete fare delle monoporzioni. Preparate un pan di spagna, tagliate della frutta fresca (pere, ananas, mango) e delle pesche sciroppate a cubetti ed immergetele in una soluzione con 50% di rhum e 50% di sciroppo.
Acquistate del buon gelato gusto crema ed iniziate a riempire il mezzo guscio di cioccolato con: gelato, pan di spagna a fette e frutta con un po del suo sciroppo al rhum. Così fino al totale riempimento del guscio.
Posizionate in freezer e servite freddo. Per tagliare il guscio di cioccolato, riscaldate in acqua bollente un coltello a sega e con la punta incidete il cioccolato per fare delle porzioni belle e regolari.
Buona Pasqua!
Luigi Pero
www.luigipero.com
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